Un impellente bisogno |
“La carrozza della metropolitana è quasi deserta. Come sempre, a quest’ora. Il seggiolino vicino a me è occupato da un uomo di origine africana. E’ grasso e sporco. I capelli sono un cespuglio crespo. Ha il respiro affannoso e, sebbene non abbia la bocca nella mia direzione, l’odore ripugnante del suo alito invade con prepotenza le mie narici. Deglutisco un nodo di saliva per frenare un conato di vomito. Sospiro e faccio roteare sull'anulare sinistro l’anello d’argento. Ho paura. Perché so che è già successo.”
Sempre più di frequente i
telegiornali ci riportano notizie di persone aggredite sui treni o sulle
metropolitane. La paura dilaga e ad incrementare i timori, che spesso hanno il
retrogusto del razzismo, anche gli arrivi di migliaia di clandestini sulle
coste italiane.
Il protagonista di “Un
impellente bisogno” (giugno 2016) è proprio uno dei tanti pendolari che
quotidianamente usufruiscono dei mezzi pubblici per tornare a casa dal lavoro o
dalla scuola. Ma stavolta lui ha paura, una volta a terra si sente osservato,
qualcuno forse lo segue e non gli resta altro che proseguire fingendo
sicurezza. Poi intravede la porta dei bagno pubblici e ci si infila. E qui
accade l’impensabile. L’impellente bisogno deve essere portato a termine,
nessuno può cancellare quell’urgenza dalla sua mente.
“Un impellente bisogno”,
tra i vincitori del Premio letteratura italiana LCE 2013, è un breve racconto
in cui Nicola Rocca mostra ancora una volta la sua abilità nel creare intriganti
situazioni di suspense.
Sono sufficienti poche
pagine per immergersi in un’atmosfera da brivido che rievoca una delle tante
nostre paure. E con un finale a sorpresa, come sempre negli scritti dell’autore
bergamasco, già autore dei racconti “Frammenti di follia”, “Cold case – Il
diario degli omicidi irrisolti”, “L’unica soluzione possibile”, “Un ragazzo
sveglio” e dei romanzi “Chi era mio padre?” (Silele edizioni, 2014) e “La morte
ha l’oro in bocca” (novembre 2015).
Un bel giallo in
formato digitale per questa calda estate, da leggere sotto l’ombrellone, all’ombra
di un abete in montagna o rilassati sul divano di casa propria, in attesa del prossimo
romanzo in uscita a novembre 2016.
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