“Pare che a bordo di questo veicolo ci sia un uomo. Nessuno lo ha mai visto. Non si sa se sia giovane, vecchio, con gli occhiali oppure no, biondo o scuro. Oppure calvo. Non si sa niente di lui, soltanto che guida uno scassato furgone bianco. E che rapisce i bambini. La prima volta che Rosita sente parlare del furgone, si spaventa a tal punto che non riesce a prendere sonno. Rimane con gli occhi aperti sul buio della cameretta che divide con la sorella.”
L’assassina Eva Becker è scappata dalla REMS nella quale era detenuta, con l’unico scopo di ritrovare quell’uomo che in passato le ha rovinato la vita.
Quando lo scrittore di successo Roberto Marazzi, a Roma per la presentazione del suo ultimo romanzo, viene a conoscenza dell’accaduto comincia a tremare, conscio del fatto che la donna potrebbe cercare proprio lui.
Inoltre, lui ha una compagna e una bambina di un anno di
nome Stella ed è principalmente per loro due che teme. Gli incubi ricorrenti divengono
realtà nel momento in cui la compagna lo chiama comunicandogli che qualcuno è
entrato in casa l’ora e ha rapito la loro bambina.
Marazzi è certo del fatto
che la colpevole sia Eva Becker e la Polizia si è messa immediatamente alla
ricerca della fuggitiva ma dove si è nascosta? E se facesse del male alla
piccola per vendicarsi del padre? Ma non è tutto, ad intrecciarsi con questa
storia c’è quella di un’altra bambina, Rosita, scomparsa più di trenta anni fa.
Cos’hanno a che fare l’una con l’altra? E che fine ha fatto Rosita?
“Rapita” (Enneerre,
febbraio 2023) è l’ultimo romanzo di Nicola Rocca, scrittore della bergamasca
classe 1982, autore di numerosi romanzi e racconti di genere thriller.
Il passato ci riporta ai
tempi nei quali giravano le voci di un uomo che con un furgone
rapiva i
bambini, i nati tra gli anni Ottanta e Novanta se ne ricorderanno bene, e alla
sensazione di paura che queste instillavano nei più piccoli. Da lì si
sviluppano le due vicende e rievocano tutti i fatti di cronaca, dai più vecchi ai
più recenti, di scomparse di bambini che mai vennero ritrovati.
Nicola Rocca |
I colpi di scena non
mancano e non è difficile calarsi nei panni dei genitori, nelle loro angosce
più profonde in simili situazioni.
Poco più di trecentocinquanta pagine che si fanno leggere tutto d’un fiato, una volta aperto il libro è difficile fermarsi prima di aver scoperto come i fatti si sono evoluti e se tutto alla fine si sistemerà.
“Non era una questione di
soldi, di tranquillità, di calore o di affetto famigliare. Era una questione di
carattere. Le sue angosce erano la fonte del suo stress e del suo talento. Un
binomio inscindibile. Era grazie a quel senso di malessere se ogni volta riusciva
a scavare a fondo, fino a trovare l’idea perfetta per una storia.”
Una storia da brividi, un bel thriller psicologico, una nuova ottima prova letteraria di Nicola Rocca, che cattura subita il lettore e lo trascina in un vortice di angosce e tormenti che hanno come protagonisti i rapimenti delle due bambine, il male e i segreti di passati misteriosi.
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