Dopo qualche mese, eccoci tornati alla poesia del romano Marco Giuli.
“La
mattina” è una delle cinquanta liriche della raccolta “L'anima de li pensieri
mia” (gennaio 2021, autopubblicazione, disponibile su Amazon).
I temi trattati nella raccolta sono diversi: si va dall’amore all’amata Roma, dalla forzata reclusione all’amicizia senza dimenticare personaggi divenuti (purtroppo) protagonisti della cronaca come Stefano Cucchi o Emanuela Orlandi. Non mancano i momenti di spensieratezza, i ricordi del passato, i pensieri per il futuro e gli affetti più cari.
Marco Giuli |
storico particolare che stiamo affrontando.
Per
saperne di più su questa e sull’autore andate a leggere l’intervista che
trovate qui.
“La mattina presto” è amore per quella città che si sveglia al mattino in silenzio e che con lentezza e timore si rivela in tutta la sua bellezza.
È la
routine dei suoi abitanti che timidamente osservano e si stupiscono dinanzi
quello spettacolo che si ripete quotidianamente.
Forse
è la Roma dell’autore o forse è semplicemente la nostra città che ci attende
ogni mattina con malinconia e sempre pronta a svelarci nuovi segreti.
Vi lascio ora alla poesia, e ad
ognuno la propria interpretazione.
La mattina presto la città è silenziosa
la illumina un timido sole insonnolito
il cielo color panna come il velo di una sposa
che va verso l'altare senza avere mai dormito.
Il cinguettio degli usignoli va e viene tra le fronde
mentre in lontananza un cane abbaia al nuovo giorno
il furgoncino dei giornali che rallenta qui difronte
il profumo romantico dei cornetti dentro ar forno.
Le ombre sono strane e modellano le forme
nascondono segreti che di giorno non esistono
un gatto su un balcone che tranquillo se la dorme
mentre lentamente i pensieri più brutti svaniscono.
Ma la mattina presto è un dono non per tutti
tra chi legge e chi corre su di un prato
a chi continua a sognare ad occhi aperti
ricordandosi di quanto fosse amato.
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