venerdì 31 luglio 2020

“Quello che ancora non sai di me” di Virginia Bramati: tra amori rinnovati, circoli letterari e case-famiglia


Quello che ancora non sai di me, Virginia Bramati
“Ma la passione per i libri, il piacere della lettura mi hanno accompagnato sempre. E alle clienti, dopo la domanda di rito (<<Come li vuole?>>), scappava inevitabilmente la mia di domanda: <<Le piace leggere?>>. E che grande piacere se la risposta era positiva! Perché allora si iniziava a scambiarci titoli di libri e opinioni su autori e generi, si diventava <<amiche di libro>> per sempre.”
Fresco, divertente e mai banale, questo è il mix perfetto per un libro da leggere rilassati sotto l’ombrellone.

Si tratta di “Quello che ancora non sai di me” (Giunti Editore, giugno 2020) l’ultimo romanzo della milanese Virginia Bramati.

Protagonista è Caterina, sempre vissuta in Calabria, insegnante di latino e greco che, al momento di aggiornare la sua posizione nelle graduatorie ministeriali, decide di selezionare la provincia di Brescia anziché quella di Cosenza. Ma perché ha deciso di allontanarsi così da tanto da casa nonostante stia organizzando il matrimonio con Francesco?

Poi c’è Luca, avvocato che ha scelto però di dedicarsi ad una casa-famiglia sita a Sirmione, sul lago di Garda, per adolescenti allontanati dalle famiglie.

E infine Carla, la parrucchiera, appassionata di libri, che vede e sente tutto e alla quale un po’ tutti fanno riferimento.
    
Le vite dei tre si intersecano inesorabilmente creando nuove storie, nuove visioni future e scenari inediti relativi alle case-famiglia e ai loro ospiti.

“Quello che ancora non sai di me” è davvero carino e racconta una storia d’amore che si sviluppa in maniera graduale e mai scontata. Il bello è che non si limita a questo, racconta di libri, di scambi di consigli letterari, di scuola e di voglia di ricominciare e di vedere le cose con occhi differenti.
Virginia Bramati

Narra anche di ragazzi minorenni in difficoltà che provano a ricostruire le loro vite nonostante le minacce esterne ed è davvero interessante scoprire realtà simili ed osservare i ragazzi interagire con gli altri. E ci si affeziona ad una ragazza in particolare della quale scopriremo la storia.

"Doloroso scoprire come spesso il pericolo si annidi proprio dove dovresti trovare rifugio."

A un certo punto avremo persino l’impressione di trovarci in un giallo perché accade qualcosa di terribile che per fortuna avrà una risoluzione positiva e ci mostrerà che il coraggio può farsi avanti nelle occasioni più inaspettate.

“Perché a volte, sai, bisogna essere gli eroi di noi stessi.”

Una piacevole lettura per queste calde giornate estive, pagine che scorrono rapide ed un finale che lascia il sorriso sulle labbra.

P.S. La copertina è bellissima!!


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2 commenti:

  1. Grazie Becky delle parole gentili che hai riservato al mio libro.
    E anch'io trovo che Giunti abbia fatto un gran lavoro con la copertina!

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  2. Ma grazie Virginia per il commento! Grazie ancora perché la tua storia non si dimentica così facilmente! Alla prossima!

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