lunedì 8 giugno 2020

“Lo scarafaggio” di Ian McEwan: quando la vera bestia schifosa è l’uomo

Copertina del libro Lo scarafaggio di Ewan McEwan
Lo scarafaggio, Ewan McEwan

Quella mattina Jim Sams, un tipo perspicace ma niente affatto profondo, si svegliò da sogni inquieti per ritrovarsi trasformato in una creatura immane. Per un pezzo rimase disteso sul dorso (non precisamente la sua posizione preferita) a osservarsi costernato i piedi lontanissimi, l’esiguità degli arti. Appena quattro, naturalmente, e pressoché inamovibili. Le sue zampette brune, per le quali già provava una certa nostalgia, si sarebbero agitate disinvoltamente in aria, seppure invano.”

Cosa può esserci di peggiore per uno scarafaggio di svegliarsi nei panni di un umano? Questo è ciò che capita una mattina a Jim Sams, ora uomo, non uno qualsiasi bensì il primo ministro del Regno Unito.

Per Jim tutto è nuovo, deve prendere confidenza con quei lunghi e pochi arti e capire come funziona quel mondo che lui osservava dal basso; una cosa però l’ha capita subito: questo popolo può essere facilmente governato, è sufficiente trovare la politica giusta.

È così che Sams riunisce il Consiglio dei ministri e decide che il suo scopo sarà raggiunto quando nel Regno Unito verrà approvato l’Inversionismo, in parole povere una politica che rovescerà tutto ciò che era stato fatto fino a quel momento, coinvolgendo principalmente il mondo del lavoro.

“Dunque come poteva fiorire l’economia inversionista in un mondo cronologista?”

Lo scarafaggio” (Einaudi, maggio 2020) è oggi più attuale che mai ed è scaturito in modo così naturale dalla mente di un Ian McEwan sempre attento ai cambiamenti della società e protagonista di un movimento, quello della Brexit, che cambierà radicalmente la vita della popolazione inglese.

Omaggiando chiaramente Franz Kafka e rifacendosi agli spassosi pamphlet satirici di Jonathan Swift

Ian McEwan
McEwan mostra uno dei tanti paradossi che ritroviamo a vivere in questo periodo storico.

A suscitare ripugnanza non è l’uomo che si sveglia scarafaggio ma lo scarafaggio che si ritrova nel corpo e nella mente di un uomo, essere solitario che si fa avanti tradendo, fingendo, mostrandosi egoista.

Ma è veramente l’uomo ad agire in questo modo o assistiamo ai piani di uno scarafaggio che tenta di traslare nel nostro mondo il suo modo di vivere?

Centoventi pagine ricche di ironia che fanno tanto riflettere apparendo a tratti quasi macabre ed un finale inaspettato del quale godere pienamente per l’assurdità dello stesso e, forse soprattutto, per lo scampato pericolo.

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