martedì 14 aprile 2020

“Succede in biblioteca” di Claudia Bocciardi: misteri, frustrazioni, soddisfazioni, rischi e ironia dei bibliotecari

Succede in biblioteca, Claudia Bocciardi

“Siete mai entrati negli sgabuzzini dei bibliotecari? Tutta questa sinfonia ha il suo culmine nel ‘bip’ dell’allarme inserito alla chiusura. È allora che cominciano, nel silenzio, le voci dei libri.”

Sono sempre stata una frequentatrice di biblioteche ma nell'ultimo anno, dopo aver scoperto la rete comunale e provinciale, e avendo una biblioteca proprio sotto casa, lo sono diventata ancora di più.  
 
Non potevo quindi non essere incuriosita da un libro con questo titolo, del quale sono venuta a conoscenza tramite i consigli di Piero Dorfles a Per un pugno di libri.

“Succede in biblioteca” (febbraio 2020) è pubblicato da Editrice Bibliografica, casa editrice nata nel 1974, la cui produzione si indirizza fin dagli esordi agli operatori del settore editoriale, della comunicazione e della ricerca, con una particolare attenzione per il mondo delle biblioteche.

L’autrice di questo delizioso libercolo di poco più di cento pagine è Claudia Bocciardi, da anni bibliotecaria presso il Sistema Bibliotecario Urbano della sua città e, tra le altre cose, collaboratrice con l’autorevole rivista di settore “Biblioteche oggi” per la quale cura la rubrica “Succede in biblioteca”.

È proprio da quest’ultima che nasce l’omonimo libro, pagine ricche di ironia nelle quali si racconta cosa accade quotidianamente in biblioteca e cosa accade ai bibliotecari.

“Vallo a spiegare che i libri, sì li legge, ma che il bibliotecario fa anche dell’altro! Un mestiere avvolto da un’aura di mistero, una professione oscura.”

Non ci è dato sapere se ogni cosa riportata sia frutto di esperienze reali ma poco importa. Ciò che importa è che a parlare è una bibliotecaria che ogni giorno svolge il suo lavoro con passione e con curiosità.

La curiosità nei confronti di ciò che potrà accadere, di chi potrà incontrare, dei nuovi dispositivi e delle nuove modalità di accesso; ma anche i timori relativi ai libri che periodicamente giungono da donatori che vogliono solo sbarazzarsi dei loro tomi, dei colleghi che vanno in pensione, di coloro che si portano la sedia da casa nel timore di non trovare posti a sedere.

“E se nonno Angelo, dalla sua, può anche ispirare tenerezza, quanti altri impenitenti scrittori della prima
Claudia Bocciardi
ora, improvvisati e pretenziosi bussano alla nostra porta! Hanno solitamente un ego smisurato che neanche Umberto Eco… Si riconoscono a una prima occhiata: dalla faccia, dalla posa, dalla prosopopea. Stressano i bibliotecari senza aver mai messo piede in biblioteca. Arrivano perorando la loro causa e alcuni di loro – udite, udite – si spacciano per scrittori, vantandosi di aver letto molto poco in vita loro.”

Ma non solo: ci sono gli stereotipi, gli aspiranti scrittori che propongo i loro scritti ai poveri bibliotecari, gli interminabili corsi di aggiornamento, i Pokémon nascosti tra i libri, i cataloghi cartacei, i rappresentanti di libri, gli innamoramenti in biblioteca, i pensionati e tanto altro.

Gioie e dolori dei bibliotecari, potremmo affermare. In effetti momenti di felicità e ottimismo si alternano a quelli più difficili e di sconforto, perché se pensavate che il bibliotecario si annoia o si limita a posizionare volumi sugli scaffali avete proprio sbagliato!

Lavorare in biblioteca è assistere ad un grande ed innominato esperimento sociale, è chiedersi perché di tanto in tanto qualcuno decida di censurare titoli bellissimi e importanti, è mostrare l’importanza delle biblioteche anche, e soprattutto, in questo periodo di emergenza sanitaria, è riflettere sull'importanza dei libri, veicoli verso mondi altri, senza i quali tutto ciò che abbiamo non esisterebbe. 

“La biblioteca è lo specchio dell’anima umano, della sua complessità e delle sue contraddizioni.”

“Succede in biblioteca” è un piccolo gioiello da divorare, sul (e con il) quale riflettere, indignarsi e sorridere, nulla da invidiare ai cosiddetti best sellers! 

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