Succede in biblioteca, Claudia Bocciardi |
“Siete mai entrati negli
sgabuzzini dei bibliotecari? Tutta questa sinfonia ha il suo culmine nel ‘bip’
dell’allarme inserito alla chiusura. È allora che cominciano, nel silenzio, le
voci dei libri.”
Sono sempre stata una
frequentatrice di biblioteche ma nell'ultimo anno, dopo aver scoperto la rete
comunale e provinciale, e avendo una biblioteca proprio sotto casa, lo sono
diventata ancora di più.
Non potevo quindi non
essere incuriosita da un libro con questo titolo, del quale sono venuta a
conoscenza tramite i consigli di Piero Dorfles a Per un pugno di libri.
“Succede in biblioteca”
(febbraio 2020) è pubblicato da Editrice Bibliografica, casa editrice nata nel
1974, la cui produzione si indirizza fin dagli esordi agli operatori del
settore editoriale, della comunicazione e della ricerca, con una particolare
attenzione per il mondo delle biblioteche.
L’autrice di questo
delizioso libercolo di poco più di cento pagine è Claudia Bocciardi, da anni
bibliotecaria presso il Sistema Bibliotecario Urbano della sua città e, tra le
altre cose, collaboratrice con l’autorevole rivista di settore “Biblioteche
oggi” per la quale cura la rubrica “Succede in biblioteca”.
È proprio da quest’ultima
che nasce l’omonimo libro, pagine ricche di ironia nelle quali si racconta cosa
accade quotidianamente in biblioteca e cosa accade ai bibliotecari.
“Vallo a spiegare che i
libri, sì li legge, ma che il bibliotecario fa anche dell’altro! Un mestiere
avvolto da un’aura di mistero, una professione oscura.”
Non ci è dato sapere se
ogni cosa riportata sia frutto di esperienze reali ma poco importa. Ciò che
importa è che a parlare è una bibliotecaria che ogni giorno svolge il suo
lavoro con passione e con curiosità.
La curiosità nei
confronti di ciò che potrà accadere, di chi potrà incontrare, dei nuovi
dispositivi e delle nuove modalità di accesso; ma anche i timori relativi ai
libri che periodicamente giungono da donatori che vogliono solo sbarazzarsi dei
loro tomi, dei colleghi che vanno in pensione, di coloro che si portano la
sedia da casa nel timore di non trovare posti a sedere.
“E se nonno Angelo, dalla
sua, può anche ispirare tenerezza, quanti altri impenitenti scrittori della
prima
ora, improvvisati e pretenziosi bussano alla nostra porta! Hanno
solitamente un ego smisurato che neanche Umberto Eco… Si riconoscono a una
prima occhiata: dalla faccia, dalla posa, dalla prosopopea. Stressano i bibliotecari
senza aver mai messo piede in biblioteca. Arrivano perorando la loro causa e
alcuni di loro – udite, udite – si spacciano per scrittori, vantandosi di aver
letto molto poco in vita loro.”
Claudia Bocciardi |
Ma non solo: ci sono gli
stereotipi, gli aspiranti scrittori che propongo i loro scritti ai poveri
bibliotecari, gli interminabili corsi di aggiornamento, i Pokémon nascosti tra
i libri, i cataloghi cartacei, i rappresentanti di libri, gli innamoramenti in
biblioteca, i pensionati e tanto altro.
Gioie e dolori dei bibliotecari,
potremmo affermare. In effetti momenti di felicità e ottimismo si alternano a
quelli più difficili e di sconforto, perché se pensavate che il bibliotecario
si annoia o si limita a posizionare volumi sugli scaffali avete proprio
sbagliato!
Lavorare in biblioteca è
assistere ad un grande ed innominato esperimento sociale, è chiedersi perché di
tanto in tanto qualcuno decida di censurare titoli bellissimi e importanti, è
mostrare l’importanza delle biblioteche anche, e soprattutto, in questo periodo
di emergenza sanitaria, è riflettere sull'importanza dei libri, veicoli verso
mondi altri, senza i quali tutto ciò che abbiamo non esisterebbe.
“La
biblioteca è lo specchio dell’anima umano, della sua complessità e delle sue
contraddizioni.”
“Succede in biblioteca” è
un piccolo gioiello da divorare, sul (e con il) quale riflettere, indignarsi e
sorridere, nulla da invidiare ai cosiddetti best
sellers!
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