Inseparabili, Michael Robotham
“Se potessi raccontarvi
una sola cosa di mio fratello, sarebbe questa: due giorno dopo il suo
diciannovesimo compleanno ha ucciso i nostri genitori e le nostre sorelle
gemelle, perché sentiva delle voci nella testa.”
Vent’anni fa il fratello
di Cyrus Haven ha ucciso i loro genitori e le due sorelle gemelle e ora Elias
sta per uscire dall’ospedale psichiatrico dove è rimasto recluso per tutti
quegli anni. Cyrus lo aiuterà a far parte nuovamente della società ma i dubbi
sono tanti e nonostante il tempo trascorso non è semplice dimenticare quanto
accaduto: riuscirà a fidarsi di quel fratello che è ormai diventato uno
sconosciuto? Ed Evie, che ora vive stabilmente a casa di Cyrus e che non ha
perso il dono di capire quando le persone mentono, come prenderà questa
convivenza?
Nel frattempo, Cyrus,
psicologo forense, viene convocato per un misterioso duplice omicidio; un
pensionato è stato ucciso nel suo appartamento e pochi giorni dopo anche la
figlia viene trovata morta in un canale, legata in modo molto particolare e con
la testa rasata. Chi è stato? E per quale motivo? Si tratta di un sadico o c’è
dietro qualcosa d’altro?
Evie dovrà imparare a
vivere nel mondo reale, mentre Cyrus dovrà scavare nel profondo di se stesso
per non ricadere in quel dolore con il quale forse non si è ancora abituato a
convivere veramente.
“Inseparabili” (Fazi Editore, settembre 2024,
traduzione di Giuseppe Marano) è il terzo capitolo della serie con Cyrus
Haven, dopo “Brava ragazza, cattiva ragazza” (aprile 2022) e “La ragazza cheviene dal buio” (novembre 2022).
“Lo psicanalista Jung ha
coniato il termine ‘sincronicità’ per descrivere avvenimenti che sembrano più
di una semplice coincidenza. Li abbiamo vissuti tutti. Pensiamo a qualcuno che
non vediamo e non sentiamo da anni e all’improvviso squilla il telefono, oppure
lo incontriamo per caso al supermercato, o veniamo a sapere che è morto o sta
male. Spesso attribuiamo a questi eventi un significato particolare, come se
esulassero dal rapporto di casualità. È il motivo per cui alcuni credono in Dio
o nei segni zodiacali, o che il nostro destino sia predeterminato.”
Cyrus ed Evie sono più
uniti che mai e lui non desidera altro che guidarla verso qualcosa di simile
alla normalità. Un intento non semplice per uno psicologo forense con un nuovo
inquietante caso ed un fratello paziente psichiatrico da gestire.
Entrambi hanno un passato
terribile alle spalle e lottano per dimenticarlo o se non altro per imparare a
convivere con quei traumi che hanno identificato le loro esistenze per troppo
tempo.
“La gente pensa che gli
eventi traumatici debbano essere messi in tavola come un mazzo di carte da
dividere per seme o per figure uguali, perché sembri tutto ordinato e preciso.
Io invece voglio mischiare il mazzo e dare le carte di nuovo. Non voglio una
‘conclusione’, voglio un’altra mano.”
Michael Robotham |
“Il sacchetto di carta è
rimasto nello spazio tra i sedili in fondo, in attesa di una proprietaria
migliore. Qualcuna che può apparire bella esteriormente senza sentirsi brutta
dentro.”
Ogni trama di questa
serie è solida e coinvolgente e anche stavolta Robotham non delude e ci
trascina nelle sue indagini e nei suoi timori con un finale che ci fa tirare un
sospiro di sollievo, almeno per ora.
Un romanzo veloce,
trascinante, ben congegnato, trame e storie che si incrociano ma che riescono
magistralmente a mantenere il giusto equilibrio.
Se si ama il genere, il thriller psicologico, Michael Robotham è lo scrittore con il quale si sa di andare sempre sul sicuro,
con quel giusto dosaggio di tensione sempre in crescendo, di violenza, di
indizi seminati un po’ ovunque, di atmosfere cupe e misteriose e di sentimenti profondi.
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