mercoledì 21 dicembre 2022

“Il ritrattista di Nudi” di Riccardo Carmenati: un viaggio ad Ancona tra lettere e ritratti misteriosi

Il ritrattista di nudi, Riccardo Carmenati

“A quel punto Jaime, divenuto unico erede della contessa, aveva cominciato a dipingere. Dipingeva donne nude o seminude, da quanto aveva capito. Ovviamente, come si può ben capire, nacquero altre storie sulle avventure con queste donne. Racconti in cui si parlava dei compensi che Jaime avrebbe richiesto, ovvero in cibo, pagamento di bollette o cose varie ma, come potete ben immaginare, non mancavano quelle che parlavano di compensi in natura.”

Ancona. Un giovane ragazzo spagnolo parte per l’Italia e si ritrova nella bellissima città delle Marche. Qui conosce la contessa Ameliya di Teschen in Ferretti, ormai vedova da tempo, che lo ospita nella sua villa come fosse un figlio e gli lascia in eredità tutto ciò che possiede. 

Per Jaime è l’inizio di una nuova vita e il suo desiderio di viaggiare si esaudisce quando inizia a ritrarre donne nude che colgono l’occasione per aprirsi e raccontargli i pensieri più intimi. A Siviglia ha lasciato Rosalia, la donna amata alla quale scrive lettere che però non spedisce mai.

Ad imbattersi in lui è il giornalista Ludovico Bonelli che lo intervista e al quale lascia, misteriosamente, quelle lettere che legge insieme alla collaboratrice Elisabetta.

Che mistero si nasconde dietro i comportamenti e le lettere di Jaime? E perché ha deciso di affidarsi proprio a Ludovico?

“Il ritrattista dei nudi” (Bookabook, ottobre 2022) è il secondo romanzo dell’archeologo dorico Riccardo Carmenati.

Una storia che affascina inizialmente, con questo uomo che osserva Ancona, la sua storia, la sua arte e tutto ciò che lo circonda, con occhi che si sorprendono per le cose più piccole.

“Non prendermi per pazza, non lo sono. Ho solo visto qualcosa in te. In te che dipingevi. In te che eri lì, seduto da solo a cogliere l’essenza di questa città che ha ospitato me finora e ospiterà te d’ora in poi. So di non aver portato in casa un pazzo o un maniaco. So che tu sei speciale. L’ho letto nei tuoi occhi prima.”

Con il proseguire del libro ci si addentra nella storia di Jaime e in quelle di Ludovico ed
Elisabetta ma quando inizia la lettura delle lettere qualcosa cambia ed una serie di digressioni, secondo me evitabili, creano una sorta di stacco con il resto della narrazione rendendola a tratti noiosa.

Riccardo Carmenati
Inoltre, alcune delle frasi pronunciate da Jaime nelle lettere risultano quasi paradossali, in particolare quando si lancia in esaltate elucubrazioni sulle donne.

Una buona scrittura ed una buona storia che avrebbero potuto essere valorizzate con una maggiore cura del testo.

Un romanzo intrigante, e in alcuni momenti persino avventuroso, di oltre duecento pagine, che non arriva però, e purtroppo, a svilupparsi nel massimo delle sue possibilità. 

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