lunedì 4 febbraio 2019

“Bianca come la neve” di Mariarosaria Conte: gli amori, la dolcezza e i tormenti dell’adolescenza


"Da sempre avevo creduto di essere bianca e pura come la neve che brilla nelle giornate di sole in montagna, tanto simile a diamanti sminuzzati e capace di accecarti col suo chiarore. Forse in me esistevano zone d’ombra inesplorate. Fatto sta che non mi riconoscevo più. Ero smarrita. Perplessa. Triste."
Tutto comincia in estate, al mare, ad Oti, meta turistica della ricca borghesia napoletana. Morena ha sedici anni e Davide qualche anno in più. Lui è bello come un Dio ed innamorarsene non è certo difficile. L’estate però finisce e tornati a Napoli i due devono fare i conti con la quotidianità e soprattutto con gli ambienti e le amicizie frequentati da lui, ricchi figli viziati i cui occhi vedono solamente la superficie di ciò e di chi li circonda. La crisi è inevitabile, nonostante i tentativi di lei di adeguarsi a quel nuovo e sgradevole mondo, e la
Mariarosaria Conte
reazione di Morena non sarà certo positiva. 

Si chiuderà in un mondo tutto suo fatto di sofferenza e solitudine. Cancella tutti dalla sua mente, i genitori, gli amici più cari, i compagni di scuola, la sorella e ogni pensiero è dedicato a Davide, come un tunnel buio e senza via di uscita.

Mariarosaria Conte è tornata con una nuova pubblicazione e stavolta si cimenta con il genere young adult, raccontando una storia ricca di amori adolescenziali e andando oltre, verso tutti quei sentimenti e quelle situazioni che una ragazza di quell'età si può trovare ad affrontare.

L’età dell’adolescenza non è certo tra le più semplici e talvolta i periodi neri sovrastano gli altri senza chiedere permesso a nessuno. E i disturbi alimentari sono sempre dietro l’angolo, come mostra la storia di Marta.

Precipitare è un attimo ed è ciò che accade alla protagonista di “Bianca come la neve” (Ateneapoli, novembre 2018), una ragazza solare che si sentiva pura come la neve e che trascorreva le giornate tra studio, famiglia e amici come la maggior parte dei suoi coetanei.
Ma basta poco, nonostante tutto e tutti. E Mariarosaria Conte è questo che ha voluto mostrare: la difficoltà di un’età e al tempo stesso la forza di ci l’ha attraversa.

“In effetti, ogni giorno speravo di perdere definitivamente i sensi per smettere di pensare. Anche il sonno notturno non era più rigenerante: o agitato da incubi o completamente assente.”

“Bianca come la neve” è un richiamo al voler essere positivi, al non lasciarsi andare e ad affidarsi a chi davvero tiene a noi. A volte basta solamente guardarsi intorno per capire che ci sono tante persone che ci vogliono bene e il loro amore e la loro vicinanza sono ciò che servono per andare avanti, in ogni periodo della nostra esistenza.

“Bianca come la neve” è amore ma anche sofferenza, è dolcezza ma anche asprezza nei confronti degli ostacoli che la vita ci pone periodicamente davanti.

Un romanzo da leggere con coinvolgimento per ritrovarcisi e per comprendere che a volte basta poco per ritornare sul selciato e prendersi cura di se stessi prima di qualsiasi altra cosa o persona.




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